martedì 16 novembre 2010

Troccoli con i pomodori secchi

Ecco il post di un altro primo piatto, davvero gustoso! Avevo comprato tempo fa dei pomodori secchi ed ho cercato una ricettina per usarli... e devo dire che è stata davvero azzeccata.
Gli ingredienti sono:
- acciughe sott'olio - uno spicchio d'aglio - olio di oliva - mollica di pane raffermo - pasta fresca, nel mio caso troccoli - peperoncino - pomodori secchi
Ecco la preparazione:
mettete in ammollo i pomodori secchi in una ciotola di acqua ben calda e lasciateli in ammollo per circa 10-15 minuti. Nel frattempo riducete in briciole la mollica di pane raffermo e scaldate l'olio in una padella a cui avrete aggiunto le acciughe sgocciolate e tritate finemente, lo spicchio d'aglio tritato (o se preferite schiacciato) e il peperoncino. Scolate i pomodori, asciugateli bene e tagliateli a striscioline sottili; dopodiché uniteli agli altri ingredienti e fateli saltare in padella qualche secondo. In un'altra padella antiaderente mettete un filo d'olio e qualche cucchiaio di mollica di pane tritata e fatela rosolare fino a quando non risulterà croccante.
Intanto fate bollire i troccoli (un formato di pasta fresca anche chiamato spaghetti alla chitarra) e a fine cottura fateli saltare nella padella con il condimento aggiungendo se necessario qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Dopo aver spento il fuoco aggiungete la mollica di pane croccante.


mercoledì 10 novembre 2010

Paccheri al ragù colorato

Questi paccheri sono di pasta fresca, di quella che si trova al banco frigo del supermercato per intenderci.
Ero dell'idea che ci volesse un sugo particolare, non il classico ragù e soprattutto non rosso ossia senza troppo pomodoro. Il ragù è stato fatto molto semplicemente come un ragù tradizionale; olio e cipolla tritata finemente, lasciata rosolare. Si aggiunge il macinato di carne e lo si fa dorare bene, si sfuma con il vino bianco. Si aggiungono i peperoni gialli e rossi tagliati a dadi non troppo piccini e lo si lascia cuocere per una mezz'oretta: i peperoni devono cuocersi ma senza sfaldarsi. Il tocco di colore (rosato) è dato dall'aggiunta di brodo caldo in cui avevo sciolto mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro. Una volta cotti i paccheri in acqua bollente si tuffano nel ragù, un giro di olio extra vergine a crudo e una bella grattugiata di parmigiano!

martedì 9 novembre 2010

Torta cioccolato e pere di Franci

Questa torta è stata preparata da mio marito Francesco che non mangia le pere così, al naturale, ma le gradisce molto dentro questa torta.
Gli ingredienti:
100 g di amaretti secchi - 120 g di burro - 200 g di cioccolato fondente - 200 g di farina - 1 bustina di lievito in polvere - 700 g circa di pere qualità coscia - 4 uova - 350 ml circa di vino bianco moscato - 100 g di zucchero.
La preparazione:
Per prima cosa sbucciate le pere, tagliatele a quarti, togliete i semi e la parte dura centrale, adagiatele in un tegame largo senza sovrapporle , versate a filo il vino bianco moscato e fate cuocere a fuoco vivace fino alla completa evaporazione del liquido di cottura.
Nel frattempo tritate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria, aggiungendo 100 gr. di burro a pezzetti; mescolate per sciogliere il tutto e lasciate intiepidire.
In un mixer sbattete il restante burro con lo zucchero e i tuorli d'uovo, fino ad ottenere una bella crema liscia e chiara, alla quale aggiungerete il composto di cioccolato fuso ormai tiepido. Versate il composto ottenuto in una ciotola capiente e unite gli amaretti sbriciolati finemente, la farina e il lievito setacciati.
Montate gli albumi a neve ferma e una volta pronti, incorporate il resto dello zucchero sbattendo per qualche secondo ancora. Unite delicatamente gli albumi monatati a neve al composto di cioccolato e amaretti, mescolando dal basso verso l'alto, per incorporare aria e non smontare l'amalgama.
Dividete l’impasto in due parti e versate la prima metà in una tortiera imburrata e infarinata del diametro di 22-23 cm, quindi coprite il tutto con le pere che a loro volta coprirete con il resto della preparazione.Mettete la vostra torta in forno preriscaldato a 180° per almeno 40 minuti. Una volta pronta, lasciate per circa 10 minuti la torta nella tortiera per farla raffreddare, in modo che non si afflosci, quindi sformatela e spolverizzatela con dello zucchero a velo; servitela tiepida o, ancora meglio, fredda.

ecco Francesco che dispone le pere sopra metà dell'impasto

questa è la torta appena uscita dal forno


e questa è una bella fetta!

venerdì 8 ottobre 2010

torta di pane (bis)

Il post della torta di pane è ormai vecchio e l'altro giorno ho ripreso la ricetta in mano, complice la quantità di pane che avevo avanzato e che mi dispiaceva buttare.
Le modifiche fatte sono state il non mettere il cacao in polvere bensì una tavoletta di cioccolato fondente da 100 g spezzettata grossolanamente, un po' di gocce di cioccolato e una bella "spolverata" di cannella che fa tanto Natale!
Il risultato eccolo qua:

E' una torta povera, praticamente pane e cioccolato, che rimane bagnata all'interno. A me, che non amo i dolci troppo "dolci" piace un sacco.

martedì 5 ottobre 2010

mini-gateau

Questa sera ho "riciclato" (cosa che mi piace moltissimo) la purè di patate che ho avanzato ieri sera. Avevo nel frigo anche prosciutto cotto e funghi trifolati, oltre ad un uovo, un po' di farina e del pangrattato.
Si parte aggiungendo al purè un uovo:
Dopodichè si aggiungono 2 cucchiai di farina e si rende l'impasto omogeneo:
Dopo aver messo un po' di olio negli stampini e del pangrattato (per non fare attaccare l'impasto) si dispone un po' di purè (con uovo e farina) negli stampini e si dispone un po' di prosciutto cotto e i funghi trifolati:
Si ricopre ancora con la purè, si livella bene e si cosparge con un po' di pangrattato. 
Vanno infornati a 180°C per una ventina di minuti. Ed il risultato eccolo qua:
Ed occhio alla temperatura interna... mantengono tantissimo tempo il calore!! Ma sono buonissimissimi!





lunedì 4 ottobre 2010

Salame al cioccolato

Nel weekend, complice il tempo che non permetteva grandi passeggiate, abbiamo deciso di fare il famosissimo "Salame al cioccolato". Famoso perchè l'ho sempre e solo mangiato ma mai fatto in prima persona e il verbo "abbiamo" deriva dal fatto che è un dolce fatto a 4 mani: le mie e quelle di mio marito Francesco.
Si parte tritando grossolanamente 300 g di biscotti secchi (noi abbiamo usato gli Oro Saiwa) che sono perfetti per lo scopo:

Nel frattempo si lavora il burro (125 g) a crema; conviene lasciarlo a temperatura ambiente per un po', per non fare troppa fatica (oppure lasciarlo fare al marito... come nel mio caso). Man mano si aggiunge al burro 100 g di zucchero e 2 uova intere:

A parte, si fa fondere a bagnomaria 200 g di cioccolato fondente e lo si lascia raffreddare:

Si uniscono il cioccolato al composto di burro e lo si versa sui biscotti:

Mescolare ben bene per rendere l'impasto omogenero ed adagiarlo sulla carta forno cercando di dargli la forma di un salame. Chiudere la carta forno e avvolgerlo con la carta stagnola, modellandolo della forma desiderata. Lasciare riposare in frigorifero almeno 3 ore (ma il giorno dopo è molto più buono e più compatto).

mercoledì 29 settembre 2010

Partecipo a..

Per la prima volta partecipo a un BLOG Candy... per l'esattezza non so nemmeno bene di cosa si tratti... ma vediamo!! Tra l'altro il blog l'ho trovato per puro caso, ma si inizia così non è vero?!?
Tra l'altro lo trovate nella colonna a destra!

Rotolini di peperoni

Partendo dalla base comune, i peperoni, ho provato questa ricetta fresca, ideale per un buffet estivo.


Si arrostiscono i peperoni al forno nel modo descritto già nella ricetta dei peperoni in finta bagna cauda, e dopo averli fatti raffreddare si spalma su ogni falda un composto ottenuto mischiando della robiola con il filadelfia e erba cipollina sminuzzata finemente. Si arrotolano per bene e si mettono a riposare in frigo fino al momento di servirli, altrimenti il formaggio risulta troppo morbido.

giovedì 23 settembre 2010

Rotolo di sfoglia con bietoline e ricotta

L'altro giorno ero in giro per il mercato e sui banchi dei contadini comincia a comparire quella bella verdura autunnale-invernale che mi piace tanto... non che quella estiva sia da meno, ma quella autunnale, e soprattutto quella invernale, sono le mie preferite. Decido quindi di comprare le bietoline, che preferisco alle coste perchè hanno la parte bianca che non mi piace moltissimo. Le lavo, le faccio sbollentare per pochissimi minuti in acqua bollente e salata, poi le lascio raffreddare bene, le trito insieme alla ricotta, sale e pepe. Stendo un rotolo di pasta sfoglia, lo bucherello qua e là e vi spalmo sopra la crema di bietolie e ricotta. Lo richiudo per benino e si inforna a circa 200°C per una mezz'oretta.

mercoledì 22 settembre 2010

Crocchette di patate e speck

Questa ricettina l'ha preparata la mia mamma su mio suggerimento...

Si parte da 800 g di patate già lessate; le si schiacciano e vi si aggiunge un po' di prezzemolo e un po' di sale. Si sminuzza 100 g di speck a fette e lo si unisce all'impasto aggiungendo poi 2 uova e 100 g di parmigiano grattuggiato. Amalgamare bene tutti gli ingredienti e prelevare una parte del composto (circa 50 g) e modellarlo per formare una crocchetta. Quindi passare ogni crocchetta nell'uovo sbattuto, poi nel pangrattato e friggere in olio bollente. Lasciare raffreddare un po'... e gustare con le mani! son buonissime!!

martedì 21 settembre 2010

Peperoni in finta bagna cauda

Questi peperoni veloci veloci li ho fatti una sera che avevo in testa altro... ma purtroppo essendomi accorta troppo tardi di aver finito il tonno ho dovuto ripiegare verso questa soluzione, tra l'altro riuscita poi bene!

Ho fatto abrustolire le falde di peperoni sotto il grill del forno, li ho fatti riposare all'interno di un sacchetto di carta ben chiuso. In questo modo si spelano molto più facilmente. Ho poi preparato la "finta"bagna cauda con olio, acciughe e aglio fatte andare in un pentolino a fuoco lento. Una volta che la bagna è pronta, dividerla sulle falde di peperoni e passarli nel forno per pochi minuti, giusto che siano tiepidi.

Il giochino sullo sfondo è una trottolina del mio Alberto...

giovedì 16 settembre 2010

Fiocchi nascita!

Oggi non sono tanto in vena di ricette, bensì di "cose da bimbi"... e riguardando vecchie foto, ma nemmeno poi tanto vecchie a dir la verità, meno di un anno fa, ho trovato il fiocco nascita di Alberto, il mio bimbo. Io e Francesco volevamo qualcosa di semplice, ma allo stesso tempo di originale... non siamo molto da "pizzi e ricami" come si suol dire e avevamo visto delle cicogne che ci piacevano parecchio! Detto fatto, la zia Marta s'è messa all'opera da brava artista quale è e ha confezionato questo "fiocco" su misura nella versione azzurra e nella versione rosa visto che non sapevamo se era bimbo o bimba. Ed ecco il fiocco che abbiamo appeso alla porta quando è nato il piccolo Alberto! Grazie Marta!!

Newsletter intelligenti

Oggi un post su gravidanza e bimbi. Durante i nove mesi di attesa avevo fatto incetta di newsletter (più o meno furbe) ma ce n'è una alla quale sono rimasta affezionata perchè secondo me è ben fatta, intelligente e soprattutto offre ogni giorno una "pillola" breve ma efficace che ci permette di conoscere un po' più da vicino le settimane di gravidanza prima e il nostro pupetto poi.

Sono le newsletter di MAMMAePAPA' che si dividono in:

9 mesi - newsletter dedicata all'avanzamento della gravidanza;
Primo anno - newsletter che ogni giorno dà consigli e suggerimenti che servono per affrontare la crescita del bimbo.


Per chi è in "tema" consiglio di iscriversi... son carine!!

mercoledì 15 settembre 2010

Verdure ripiene

Queste verdure ripiene sono state fatte utilizzando un ripieno speciale, ossia l'impasto che mia mamma usa per fare i friciò! Questo termine a seconda delle zone geografiche assume significati diversi, a casa mia friciò ha sempre voluto dire impasto fatto con: spinaci, pane ammollato nel latte, trito di carne (arrosto, mortadella, prosciutto). E' una bontà, fatto in qualsiasi modo. Qua ve lo presento come ripieno alle verdure, per l'esattezza zucchine tonde e peperoni.
Il ripieno era già pronto quindi mi sono limitata a far cuocere a vapore le verdure, a scavare gli zucchini e distribuire il ripieno. Una spolverata di pan grattato, un filo d'olio e in forno a gratinare per circa 15 min a 200°C.

martedì 14 settembre 2010

Torta alla robiola

Di ritorno dalla seconda parte di mare (a Viserba, Rimini) ci è rimasta la voglia di questa torta, assaggiata in hotel e giudicata da me la più buona torta mai assaggiata (beh, ripensandoci, forse al pari con una Sacher fatta come si deve!). Spulciando sul web, qua e là di ricette ne ho trovate e ne ho sperimentata una che vedete nella foto (con qualche mia piccola e solita modifica):
Per il fondo:
200 g di biscotti secchi, 100 g di zucchero a velo, 150 g di burro
Tritare finemente i biscotti. Aggiungere lo zucchero e il burro fuso intiepidito. Ricoprire il fondo di una tortiera con carta forno e versarvi il composto di biscotti comprimendolo bene, rialzando leggermente i bordi. Riporre la tortiera in frigorifero e procedere con la crema.
Per la crema:
3 uova, 150 g di zucchero, 100 g di farina, 200 ml di panna da montare, 250 g di robiola, 2 bustine di vanillina, 1 grattata di buccia di limone.
Lavorare i tuorli e lo zucchero in una terrina con una frusta elettrica. Aggiungere la farina, la robiola, gli altri ingredienti e infine la panna liquida. Montare da parte gli albumi a neve con un pizzico di zucchero. Aggiungere gli albumi gradualmente agli altri ingredienti mescolando lentamente e dal basso all'alto per non smontarli. Versare la crema nella tortiera sul fondo di biscotti. Cuocere in forno non ventilato per circa 90 minuti. Una volta cotta, spolverare di zucchero a velo.
E' meglio prepararla 24 ore prima e lasciarla riposare in frigo prima di servirla.

Quando in hotel ce l'hanno proposta un po' ci siamo rimasti; la robiola non è un ingrediente usuale per i dolci (almeno non in quelli che ho sperimentato finora). Invece c'è da ricredersi: è morbida e veramente buona!! Uniche due cose da riprovare: la tortiera deve essere più piccola in modo che lo strato di crema rimanga più spesso e la base devo provare a cambiarla, magari usando un disco di pastafrolla, perchè fatta con i biscotti risulta, a mio giudizio, un po' troppo dolce.

Tutto per la pappa!!

Oggi un post pratico per chi ha bimbo in fase di svezzamento o quasi! Con Alberto fin dall'inizio abbiamo usato dei cucchiaini di plastica, presenti nel suo set della pappa di Guzzini e Mister Baby:
Poi siamo passati ai morbidosi cucchiaini in silicone:

Mentre poi abbiamo scoperto tutto il set (cucchiaio-forchetta-coltello), sempre di plastica, ma dell'Ikea:
E, sempre all'Ikea, fonte inesauribile di oggettistica per la casa, abbiamo trovato questi super-bavaglini, lavabili e davvero comodissimi e questi bellissimi piatti:




lunedì 13 settembre 2010

Risotto funghi e maccagno

Questo risotto è un anticipo di autunno nato dalla combinazione di un ingrediente che avevo a casa (il maccagno) e dai funghi che mi ha portato mia suocera tornando dal trentino.
Si parte da una base di soffritto per risotto (olio e cipolla), si fa tostare il riso e a metà cottura circa si aggiungono i funghi che io avevo già insaporito con olio, aglio e prezzemolo. Si cuoce bagnando con il brodo come per tutti i risotti e a cottura ultimata si aggiungono i pezzetti di maccagno che si fonderanno e legheranno bene il riso.

Pollo con i peperoni

Questo pollo ai peperoni (improvvisato) è venuto veramente ma veramente gustoso.


L'ho fatto con la mia mamma, anzi l'ha principalmente fatto lei quando mercoledì scorso è venuta a trovarmi. Si parte come per fare il pollo alla cacciatora: olio e cipolla sottile in padella e si mette a rosolare il pollo in parti. Dopodichè si unisce del pomodoro fresco a pezzetti e i peperoni tagliati a falde lunghe. Se necessario si bagna con un po' di brodo caldo e lo si lascia cuocere per un'oretta circa. Sale e pepe et voilà!

giovedì 9 settembre 2010

Ninna nanna del chicco di caffè!

Vista l'ora, che per me è quasi quella giusta per andare a letto, volevo pubblicare la ninna nanna che canto sempre al mio piccolo prima che si addormenti. E' dolce e l'ho scoperta un po' per caso...

Questo è il link di youtube per ascoltarla!

Il testo invece è questo qua:
"Ninna nanna mamma tienimi con te

nel tuo letto grande solo per un po',

una ninna nanna io ti canterò

e se ti addormenti mi addormenterò.

Ninna nanna mamma insalata non ce n'è

sette le scodelle sulla tavola del re,

ninna nanna mamma ce n'è una anche per me

dentro cosa c'è: solo un chicco di caffè.

Dormono le case, dorme la città;

solo l'orologio suona e fa tic tac,

anche la formica si riposa ormai,

ma tu sei la mamma e non dormi mai.

Ninna nanna mamma insalata non ce n'è

sette le scodelle sulla tavola del re,

ninna nanna mamma ce n'è una anche per me

dentro cosa c'è: solo un chicco di caffè.

Quando sarò grande comprerò per te,

tante cose belle come fai per me.

Chiudi gli occhi e sogna quello che non hai,

i tuoi sogni poi, mi racconterai.

Ninna nanna mamma insalata non ce n'è

sette piatti d'oro sulla tavola del re,

ninna nanna mamma ce n'è uno anche per te

ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu,

ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu!


Polpettone alla Sergio

Questo post è dedicato ad una ricetta, molto buona, sperimentata da mio fratello Sergio! E' un polpettone di pollo con ricotta e pistacchi davvero gustoso e delicato. Bisogna sbollentare 60 g di pistacchi sgusciati per 30 secondi in acqua bollente, scolarli, sbucciarli e tritarli. Macinate poi 400 g di petto di pollo già pulito con 200 g di mortadella. Trasferite il tutto in una ciotola e unite 200 g di ricotta, 80 g di parmigiano grattuggiato, i pistacchi, 1 ciuffetto di prezzemolo tritato, un pizzico di noce moscata, sale e pepe.

Mescolate bene tutti gli ingredienti, poi, con le mani umide, modellate il polpettone dandogli la forma di un cilindro leggermente schiacciato. Rotolate il polpettone nel pangrattato, pressandolo con le mani, perchè aderisca bene alla superficie.

Scaldate 5 cucchiai d'olio in una padella antiaderente a bordi alti e fate rosolare il polpettone a fuoco vivo su tutti i lati. Abbassate la fiamma e proseguite la cottura a fuoco moderato per 30-35 minuti rigirandolo spesso con delicatezza.

Servite a fette tiepido o freddo (con un insalata di pomodori dell'orto belli rossi con cipolle di tropea e basilico fresco!).

Ecco l'autore del polpettone orgoglioso del suo piatto:


Ed ecco le fette più da vicino:

martedì 17 agosto 2010

Uova al pomodoro

Questa ricetta è antica, me l'ha insegnata la mia mamma (come la maggior parte delle altre) che a sua volta l'ha imparata dalla sua di mamma, la mia nonna. E' un piatto povero ma molto gustoso. Si parte da un semplicissimo sugo di pomodoro fresco (con i pomodori non del mio orto ma dell'orto di mio zio!) fatto con una base di olio e cipolla rossa. Si fa cuocere finchè non raggiunge la consistenza desiderata e si sala. Dopodichè si rompono direttamente dentro al sugo le uova (3 nel mio caso) e si copre la padella con un coperchio. Giusto il tempo di cottura delle uova ed il piatto è pronto!

mercoledì 4 agosto 2010

Maltagliati con sugo di polpettine

Questa ricetta è un po' che l'ho fatta ma non ho mai avuto il tempo di pubblicarla.

Avevo ancora in freezer delle polpettine che avevo fatto pari pari alla ricetta che, a suo tempo, avevo messo sul blog (la trovate qui). M'è venuta quindi l'idea di usare queste polpettine per condire una pasta fresca, fatta sul momento. La ricetta è semplice, per 2 persone (che mangiano!) servono: 2 uova intere, 200 g di farina di semola di grano duro. Si impasta, magari con l'aiuto di un goccio d'acqua, e si lascia riposare l'impasto per 2-3 ore. Dopodichè lo si stende con il mattarello in una sfoglia sottile a piacere e si taglia (male) a rombi irregolari... da questo il nome maltagliati! Che dire erano buonissimi e ogni volta che faccio la pasta fresca mi stupisco di quanto poco ci voglia a prepararla!

Consigli letterari

Scrivo questo post dopo aver ricevuto la splendida notizia che una mia amica di infanzia aspetta un bimbo! E visto che sono già due le mie amiche "in attesa" volevo consigliare a loro (ma non solo) tre libri che ho letto durante la mia di attesa.

Il primo si intitola "Il bello del pancione" ed è diviso per settimane di gravidanza. E' un libro divertente, che sdrammatizza alcuni aspetti e che dà una visione molto "pratica" dell'essere incinte!

Il secondo libro è  "Il bambino felice" ed è scritto da un pediatra. E' utilissimo soprattutto per sfatare le false credenze e per avere un'idea dei primi mesi di vita del vostro pargoletto: cosa succede, quando e perchè insomma. Dà inoltre indicazioni utili sull'alimentazione, sul sonno e sui più comuni disturbi dei bimbi appena nati. Un libro da tenere a portata di mano perchè serve sempre.



Il terzo ed ultimo libro si intitola "Il linguaggio segreto dei neonati" ed è scritto da una puericultrice inglese. Sembrerà strano leggendolo ma la maggior parte delle cose che dice sono verissime! Certo non si può pretendere che il vostro bimbo segua alla lettera il manuale nei primissimi giorni di vita (la famosa quarantina la fanno tutti e non ci sono "regole" che tengano), ma è un utile strumento per i mesi successivi.

martedì 8 giugno 2010

Insalata tiepida di polpo e patate

Beh un blog come Mi(s)spolpo non poteva rimanere senza una ricetta con il polpo e quindi, eccola qua!

Ho preso un polpo, a dir la verità un po' troppo piccolino per una cena per due, ma comunque... almeno ho preso le misure per la prossima volta. Devo dirvi innanzitutto che l'ho comprato fresco e l'ho congelato, in attesa del giorno ispirato. Ho sempre un po' paura a congelare le cose... ma in questo caso devo proprio ricredermi, il che è molto conveniente visto che almeno ho la possibilità di comprare il polpo quand'è in offerta (da brava massaia risparmiatrice!). Bene, ho preso il polpo ancora congelato e l'ho immerso in acqua fredda con mezzo limone, una carota e un po' di sale grosso. Ho portato ad ebollizione e l'ho lasciato bollire (ma appena appena, non quel bollore deciso di quando si butta la pasta) per circa 25 minuti. Trascorso questo tempo ho spento il fuoco e ho lasciato che si raffreddasse l'acqua di cottura con il polpo dentro (circa 2-3 orette ci vogliono). Quando l'acqua avrà raggiunto la temperatura ambiente si può estrarre il polpo e lavarlo accuratamente sotto l'acqua corrente togliendo tutta quella pelle scura che vien via lavandolo. Lo si fa a tocchetti grandi a piacere e lo si accompagna con patate novelle precedentemente lessate con la buccia per circa 35 minuti (dipende dalla grandezza). Condito con olio, sale e abbondante prezzemolo fresco tritato, va servito tiepido. Una bontà, da rifare... magari non in dosi da nouvelle cousine come ha detto Franci!

martedì 11 maggio 2010

Torta di Pesche

Questa torta è da colazione, ma anche da merenda... dopocena, insomma, quando uno vuole se la mangia. A me non piace moltissimo definirla così, forse perchè non amo molto le torte troppo "pannose" e/o "cioccolatose" ma preferisco appunto, un tipo di torta come questa. La ricetta l'ho presa da giallozafferano.it, un sito che ho scoperto da poco ma che mi dà un sacco di buone idee... naturalmente, come tutte le ricette, l'ho rivista e corretta a mio piacimento, o meglio, a piacimento del mio frigo.

Prelevare 250g di pesche sciroppate dal loro liquido, scolarle e tamponarle con un canovaccio pulito tenendo 125 ml di sciroppo da parte. In un mixer montare 4 uova con 150 g di zucchero e una bustina di vanillina; quindi aggiungere 300 g di ricotta, la buccia di un limone grattuggiata e lavorare il composto affinchè sia liscio e senza grumi. Aggiungere quindi 250 g di farina e la bustina di lievito setacciati alternando l'aggiunta della farina allo sciroppo di pesche messo da parte prima. Imburrare una tortiera da 24-26 cm e trasferirvi l'impasto. Appoggiare le pesche sulla superficie della torta e infornarla in forno statico già caldo (170°) per circa 65 minuti.



E questa è la torta intera:

Il ritorno di (mamma) Mis(s)polpo

Ebbene sì, mi ci sono ri-cimentata... dopo quasi 5 mesi di latitanza torno sul mio blog. Non è che in questi cinque mesi io non abbia mai cucinato nulla eh (Franci può farmi da testimone a tal proposito) ma con un bimbo piccolino è difficile riuscire magari a fotografare il piatto, piuttosto che il mettersi a fare qualcosa di elaboratissimo (soprattutto nei primissimi 40 gg.).

Ma ora siamo di nuovo in pista, pronti a sperimentare e a giudicare dall'inizio direi proprio che il nostro piccolo Alberto diventerà una buonissima forchetta... visti i genitori, c'erano pochi dubbi! Forse sarà per questo motivo che non vedo l'ora che anche lui possa mangiare di tutto e di più?? Ma la pediatra dice di aspettare ancora due settimane per lo svezzamento... e quindi aspetteremo!

Vi lascio alla ricetta, un dolce fatto per la festa della mamma appunto, la mia prima festa!

Ciauz!