lunedì 23 aprile 2012

Allattamento

Eccomi tornata, un'altra volta... questa volta il ritorno è da mamma bis.
E da mamma bis volevo dedicare un post sull'allattamento, visto che per me, con due bimbi, le cose sono andate in modo completamente diverso una volta dall'altra (pur avendo i miei bimbi poco più di due anni l'uno dall'altro). Questa dedica all'allattamento la faccio perchè durante la gravidanza penso che qualsiasi mamma cerchi informazioni, specialmente sul web e nel mio caso il web ha aiutato tanto, ma ancor più ha fatto l'esperienza. E poi in questo blog si parla prevalentemente di cibo e il latte è il cibo dei più piccoli.

Torniamo quindi indietro... dicembre 2009, esattamente venerdì 18 nasce il mio piccolo Alberto. Piccolo per modo di dire visto che pesava 4120 g per 53 cm!! Durante la gravidanza che ha avuto un decorso spettacolare (mai una nausea, mai un malessere, nel pieno delle forze, mi sentivo quasi onnipotente...) mi sono documentata, informata su parto, allattamento e via dicendo frequentando anche un corso preparto all'ospedale dove sono poi andata a partorire (il Sant'Anna di Torino). Bene... nè parto nè allattamento sono andati come mi aspettavo che andassero: dopo un giorno di travaglio mi hanno fatto un cesareo di urgenza e il recupero dopo non è stato proprio immediato. Per quanto riguarda l'allattamento ho ascoltato i "consigli degli esperti" ossia: attaccalo quando vuole per quanto tempo vuole. Bene, tempo un giorno e mezzo (forse due) il mio piccolo, essendo non vorace ma di più, mi ha creato delle ragadi che mi facevano piangere ancor prima di attaccarlo (pur avendo fatto controllare l'attacco del mio bimbo dalle ostetriche). Da lì è iniziato il mio piccolo calvario, tiralatte a tutte le ore, creme di tutti i tipi, ma niente... le mie ragadi non guarivano e Alberto piangeva sempre più disperato per la fame. Abbiamo quindi iniziato con l'aggiunta di latte artificiale, ma tempo poche settimane e il mio latte se n'è andato... Mi son messa il cuore in pace in fretta, Alberto è sempre stato e sta tuttora benone, cresceva bene ed io ero molto più serena.

Durante l'attesa del mio secondo bimbo ho iniziato a documentarmi forse meglio di quanto non avessi fatto per Alberto, o meglio, ho letto di tutto e di più, ma con l'esperienza... io c'ero già passata, sapevo cosa significava e non avevo solo "sentito dire che...". Ho letto un bellissimo libro (Allattamento al seno) consigliatomi dalla mia amica Francesca (di http://passionedeco-francesca.blogspot.it/) ma soprattutto ho chiesto in giro alle già mamme che avevano avuto esperienze sull'allattamento diverse dalle mie. Oltre all'allattamento volevo provare ad avere un parto naturale dopo cesareo: anche in questo caso mi sono documentata, ho letto diversi libri, ho contattato persone che ce l'avevano fatta. Il mio ginecologo era d'accordo con me e l'unica incertezza che era rimasta era la grandezza del bimbo: sia l'ospedale che il ginecologo non mi avrebbero lasciata tentare un naturale se il bimbo/a fosse stato più grande del 95° percentile e se il travaglio non fosse partito entro la fine della gravidanza (per un naturale post-cesareo non si può usare l'induzione). Bene, tutte e due le condizioni si sono verificate con mio grande dispiacere, ma forse con sollievo da parte sia di mio marito che delle nostre famiglie: il mio piccolo aveva una circonferenza cranica superiore al 95° percentile già alla 38° settimana e tutti i miei tentativi per indurre il parto in modo naturale non sono serviti a un bel niente (per chi legge e non sa se provarci o meno: non bevete l'olio di ricino... il suo sapore è ancora ben impresso nella mia mente e mi  vien la nausea al solo pensarci). Mi ricoverano, quindi, per un cesareo programmato per il 24 febbraio giorno in cui, alle 8 e 28, nasce il mio dolce Simone (di 3700g per 51,5 cm): quando vedi il tuo bimbo appena nato dimentichi tutto e ti sembra tutto così insignificante... l'importante è che ci sia lui/lei. Sì perchè per noi è stata una sorpresa, nove mesi in cui non sapevamo se nel mio pancione ci fosse Simone oppure una bimba. Non vi dico nemmeno la diversità nel post-parto: un cesareo programmato è una passeggiata confrontato con un cesareo d'urgenza fatto dopo 24 h di contrazioni. Simone è nato alle 8.28, io al pomeriggio ero già in piedi e la ripresa è stata davvero tutta un'altra cosa (e meno male, visto che a casa mi aspettava Alberto che aveva bisogno di una mamma nel pieno delle forze!).
Questo per quello che riguarda il parto, per quanto riguarda l'allattamento non ho ascoltato nessuno, o meglio, ho ascoltato tutti per poi fare di testa mia. Mi sono munita di ciuccio, messo in borsa e portato all'ospedale e l'ho usato fin da subito, perchè volevo allattare,volevo riuscirci, ma se mi fossero venute nuovamente le ragadi non ce l'avrei fatta. Ho parlato con un pediatra e con un'ostetrica che mi hanno confermato che per farsì che la montata lattea arrivi il bimbo deve attaccarsi almeno ogni 3 ore, in modo corretto. Ho quindi fatto controllare l'attacco da un'ostetrica e ho attaccato Simone in modo non continuativo come avevo fatto con Alberto. Morale: il latte è arrivato e anche presto visto che Simone nell'ultima giornata di ospedale aveva preso già 30 g e a me le ragadi non sono venute. Le parole di ostetrica e pediatra sono state "l'esperienza insegna più di ogni altra cosa".

Domani Simone compie 2 mesi, lo allatto io, esclusivamente. Bisogna far di testa propria, informarsi, cercare di capire, ma poi usare esperienza, testa ed istinto!!

Non sono mai stata una "fanatica" dell'allattamento materno o di quello artificiale, nel mio caso ho esperienza diretta di tutti e due; penso che l'allattamento al seno sia da preferire (è comodo e gratis!!) quando possibile e quando non compromette la serenità di nessuno (mamma e familiari compresi). Alberto e Simone saranno diversi nel loro carattere, questo sicuro, ma non ci saranno differenze dovute all'allattamento che hanno ricevuto. L'amore che provo per entrambi è indescrivibile e non dipende sicuramente dal modo in cui li ho allattati.

Spero che questa mia testimonianza/esperienza sia utile a qualcuna perchè per me è stato più importante leggere di esperienze dirette piuttosto che tanti libri con belle parole ma poca pratica!
Alla prossima,
Alessia