martedì 8 maggio 2012

Lo sport per i più piccoli

Questo post nasce da una riflessione che voglio fare dopo che ieri sera ho assistito al corso di acquaticità che frequenta Alberto insieme con il suo papà.
Premetto che Alberto è da quando aveva 5 mesi che frequenta la piscina, nè io nè mio marito ne eravamo (o ne siamo) fanatici o frequentatori assidui, però ci piaceva l'idea che prendesse fin da subito confidenza con l'acqua ma soprattutto che fosse a contatto con altri bimbi e si divertisse in un ambiente diverso da quello che può essere la casa o il parco.
Ebbene Alberto ha gradito molto fin da subito, si rilassava quand'era piccino ed adesso che è più grandicello ne fa di tutti i colori: tuffi, immersioni, il granchietto a bordo vasca. Per chi non lo sapesse questi corsi, definiti di acquaticità, sono coordinati da una maestra che propone vari giochini da fare con i bimbi, oltre ad allegre canzoncine da cantare tutti insieme in cerchio. Tutto è visto e fatto nell'ottica del gioco, come dev'essere... son bimbi che hanno tra i 5 e i 36 mesi... come si può pretendere da loro qualcosa che non sia divertirsi!
Eppure c'è chi vede questa cosa come ad un momento di "prova" per il suo bimbo/a e mi riferisco ad un papà che è presente e che fa di quei 45 minuti (che dovrebbero essere di gioco) la sua lezione di agonismo alla sua bimba ha poco meno di tre anni. Questa è l'unica bimba che non vedo divertirsi ma è "costretta" dal suo papà a stare senza salvagente o appoggi vari, facendole fare uno sforzo notevole per farla stare a galla da sola... è vero che ci riesce, ma la sua espressione non è delle più serene. La lancia in vari tuffi (non so quanto voluti da lei) ed è sempre "sotto esame", deve essere la prima a far tutto e penso proprio che non veda l'ora che finiscano i 45 minuti che per lei sono di tortura. Ora, io penso che il suo papà sia in buona fede, o meglio, non credo nella cattiveria verso i propri figli... ma non capisce che gli sta rovinando (e si sta rovinando) uno dei momenti più belli della vita, l'infanzia?! Vorrei filmarlo e riproporgli il video "a freddo"...
Bene, avrete capito che sono contro ogni tipo di agonismo per bimbi (così piccoli); le competizioni verranno da sole, la vita ne è piena. Lasciamogli almeno il giusto spazio per giocare e per esprimere ciò che vogliono fare almeno da piccini... io ho idea che questa bimba, non appena potrà, non vorrà più frequentare una piscina...
Buon martedì a tutti!
il mio pesciolino

venerdì 4 maggio 2012

Menu di San Valentino

Con enorme ritardo pubblico quanto ho cucinato il giorno di San Valentino (il post con il menu è qui).

Spaghetti cacio e pepe
Gli ingredienti sono semplici: spaghetti (nel mio caso ho usato una pasta fresca, i troccoli per l'esattezza), pecorino romano grattugiato (80 g) e pepe nero macinato in abbondanza.
Grattugiate il pecorino romano e intanto portate ad ebollizione l'acqua per lessare la pasta. Buttate la pasta e scolatela al dente, tenendo da parte l'acqua di cottura. In un recipiente versate gli spaghetti ancora colanti ed aggiungete il formaggio amalgamando bene in modo da formare la classica cremina. Dopodichè aggiungete il pepe macinato al momento. Mettete nei piatti e aggiungete altro pepe a piacere. Semplicissimi ma di gran gusto!

spaghetti cacio e pepe

Spiedini di scamorza e speck con insalata mista
Beh questo piatto mi verrebbe da dire che è solo da "assemblare"... basta procurarsi una scamorza affumicata, dello speck, pomodorini e insalata mista. Si fanno dei semplici spiedini alternando un pezzetto di scamorza affumicata arrotolata nello speck ad un pomodorino e si passano in forno a 200°C per pochi minuti, il tempo di ammorbidire il formaggio ma cercando di non fare seccare troppo lo speck. Insieme ci sta benissimo un po' di insalata, magari condita con l'aceto balsamico così da creare un po' di contrasto tra il dolciastro dell'aceto e l'affumicato di scamorza e speck.

spiedini "rustici"

Tortino fondente di cioccolato
La parola fondente si riferisce sia al cuore del tortino che al tipo di cioccolato usato. Non li avevo mai sperimentati ma sono davvero molto molto golosi e semplici da preparare.
Per 4 tortini servono:
80 g di burro, 20 g di farina, 1 bustina di vanillina, 10 g di cacao amaro in polvere, 1 pizzico di sale, 90 g di zucchero a velo, 150 g di cioccolato fondente, 2 uova più 1 tuorlo.
Per ricoprire gli stampini: burro (q.b.) e cacao in polvere.

Si inizia mettendo il cioccolato fondente a sciogliere a bagnomaria e si aggiunge il burro. Nel frattempo sbattete con le fruste elettriche le uova, la vanillia e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro, gonfio e denso. Togliete dal fuoco il cioccolato con il burro e incorporatelo al composto di uova, quindi unite farina e cacao setacciati.
Imburrate e ricoprite di cacao gli stampini e riempiteli con il composto per 3/4; infornateli in forno già caldo per 13-15 minuti (non di più!), toglieteli dal forno, lasciateli intiepidire e capovolgeteli su un piattino.


tortino fondente


Non giocare con la terra!!

No, non sono impazzita. Il titolo del post è solo la frase più ricorrente che sento quando porto al parco Alberto, il mio bimbo più grande.
Non è che io sia pazza di gioia nel lavare pantaloni, scarpe, magliette... o di cambiare Alberto due volte al giorno perchè se andiamo al parco al mattino non posso rimettergli le stesse cose al pomeriggio... e lo devo spogliare ancor prima di entrare dalla porta di casa perchè ha la terra/sabbia fin dentro le scarpe, o meglio, fin dentro le calze e lui la prima cosa che fa entrando in casa è fiondarsi sul divano dove ha lasciato il suo amato winnie the pooh insieme alla tigre e a topolino per salutarli e dir loro che è tornato!
Dicevo che non salto di gioia per tutto questo però poi ripenso a quando ad andare a giocar fuori ero io e mi ricordo che, gira che ti rigira, il giocare con la terra era la specialità mia e di mia sorella, insieme con i nostri amici e che al rientro a casa andavamo direttamente dentro la vasca da bagno, io e mia sorella insieme, prima di cenare e poi magari anche dopocena quand'era estate, visto che uscivamo anche di sera a farci mangiare dalle zanzare...
E quando vedo Alberto che scava, costruisce montagne, usa la sua ruspa e la draga, vedo che ci mette l'anima in quello che fa e... perchè non dovrei lasciarlo giocare? forse perchè si sporca? beh cerco di mettergli i vestiti più comodi per giocare, non posso pretendere di vestirlo come se stesse andando ad una sfilata e poi continuare a riprenderlo "Alberto non andare qui, non andare là che ti sporchi, non usare lo scivolo perchè non è perfettamente pulito" e via dicendo... altrimenti non lo porto al parco. Eppure ce ne sono di mamme (e nonne) che vestono i bimbi di tutto punto e poi non gli permettono di far nulla o anche li sgridano se si sporcano... i bimbi DEVONO sporcarsi, altrimenti che bimbi sono?? Alberto ha una serie di pantaloni della tuta che lavo in continuazione e che gli rimetto anche prima di stirarli (alle volte non riesco a stargli dietro...) ma lui non si formalizza, tempo due minuti e li ha stirati lui facendo quelle che lui chiama le capriole sull'erba! ma come si fa a dirgli qualcosa quando ero io la prima a divertirmi come una matta a rotolarmi sui prati in discesa?? lo farei ancora adesso... e non è detto che non lo rifaccia!! :-)

ecco qua il mio ometto, beatamente sdraiato sulla terra!